Il sistema BioLogin è pensato per essere utilizzato su macchine Linux che utilizzano il modulo di autenticazione PAM, il software è di fatto utilizzabile su tutte le macchine Debian. È importante precisare che Biologin non è compatibile con il login manager LightDM (introdotto a partire dalla versione 11.10 di Ubuntu e Kubuntu) ma solo con GDM. Prima di procedere all’installazione è necessario assicurarsi di avere configurato GDM come display manager di default. Una volta installato, il tool può essere avviato dalla Dash, cliccando su “amilab-biologin-ConfigureGUI”.
Al suo avvio Biologin prende il controllo della webcam (integrata o collegata via cavo al sistema, è irrilevante) e localizza il volto dell'utente. Affinché questo possa avvenire, è pertanto necessario accertarsi che non ci siano altre applicazioni che fanno uso della webcam stessa. Premendo il pulsante “Registra un volto”, il viso dell'utente viene “misurato” e associato all’account utente desiderato. È possibile acquisire più profili del volto per uno stesso account (funzionalità utile in caso di condivisione di un account).
Effettuando il logout dall’account utente, Biologin diverrà operativo e la successiva autenticazione sfrutterà il volto dell'utente in luogo della password (sempre utilizzabile però in caso di mancato riconoscimento). L’accesso al sistema verrà consentito solamente nel caso in cui il profilo acquisito tramite la webcam risulti essere sufficientemente simile ad almeno uno dei profili salvati.
Per ritornare alle condizioni originali di autenticazione sarà sufficiente riavviare il tool e agire sul pulsante di reset: in questo modo tutti i profili eventualmente salvati verranno cancellati.
Il dispositivo offre anche alcune funzionalità di configurazione “Avanzate”. Agendo sul valore del parametro “soglia”, è possibile impostare il livello di sicurezza offerto dal sistema. Spostando il livello di sicurezza verso valori più bassi, Biologin diventerà più “tollerante”, ovvero consentirà l’accesso anche in casi in cui il livello di similarità fra i profili salvati e quello acquisito risulti essere basso (è possibile valutare il comportamento del sistema attraverso la funzionalità “Verifica” trovando il miglior compromesso fra sicurezza e usabilità).
Sempre all’interno della scheda “Avanzate” è possibile attivare una funzionalità di blocco dello schermo in seguito ad un periodo di tempo di inattività. Lo sblocco dello screen-saver può anch’esso essere effettuato tramite il riconoscimento del volto.